Stanotte credo di averti (*) sognato: ero appeso ad un dirigibile grigio-scuro e compivamo delle "manovre di guerra" contro un palazzo con finestre di vetro. Andavamo avanti e indietro ma non sparavamo mai. Io mi godevo il vento e il panorama. ho delle scene anche dentro alla mongolfiera ma tu non c'eri...
Tu (*) eri sempre fuori: lo so perché credo di essere entrato e uscito due o tre volte. Mollavo i tipi dentro e mi appendevo (c'era una specie sbarra su cui sedersi ai lati della mongolfiera) e ricominciavo a parlare con te ... in realtà urlavamo ma eravamo molto felici.
Ora che ci penso credo tu fossi alla guida: difatti io non ti vedo mai nel sogno,; ho solo delle immagini del tuo viso posto centralmente alla mongolfiera che ridi di gusto e parli. Io ero appeso sotto, credo fossi quello "alla mitraglia" ma non sparavo mai ... le armi non c'erano nemmeno ma nel sogno la funzione era quella perché stavamo facendo delle "manovre di guerra".
All’interno dello Zeppelin c’erano sei o sette persone e vivevo scene di "baldoria di gruppo", ma non mi trovavo a mio agio. C'era certamente un vecchio amico in mezzo a quella gente, ma gli altri non ricordo se li conoscevo. Mi toglievo e rimettevo spesso una giacca (da completo) bianca esternamente, ma con della flanella marrone all'interno e pensavo quanto fosse "antica" ed all'imbarazzo che mi dava in mezzo a quelle persone.
In realtà il taglio di quella giacca non era antico per niente, a livello visivo, ma quella flanella interna certamente dava un tocco vintage.
Poi nei momenti di forte imbarazzo tornavo fuori appeso al dirigibile.
Questo dentro e fuori lo avrò fatto circa tre volte nel sogno...
C'erano delle donne, ma non ricordo molto. La parte migliore era quando uscivo per le "esercitazioni di guerra".
(*) io, amministratore e redattore del blog
Tu (*) eri sempre fuori: lo so perché credo di essere entrato e uscito due o tre volte. Mollavo i tipi dentro e mi appendevo (c'era una specie sbarra su cui sedersi ai lati della mongolfiera) e ricominciavo a parlare con te ... in realtà urlavamo ma eravamo molto felici.
Ora che ci penso credo tu fossi alla guida: difatti io non ti vedo mai nel sogno,; ho solo delle immagini del tuo viso posto centralmente alla mongolfiera che ridi di gusto e parli. Io ero appeso sotto, credo fossi quello "alla mitraglia" ma non sparavo mai ... le armi non c'erano nemmeno ma nel sogno la funzione era quella perché stavamo facendo delle "manovre di guerra".
All’interno dello Zeppelin c’erano sei o sette persone e vivevo scene di "baldoria di gruppo", ma non mi trovavo a mio agio. C'era certamente un vecchio amico in mezzo a quella gente, ma gli altri non ricordo se li conoscevo. Mi toglievo e rimettevo spesso una giacca (da completo) bianca esternamente, ma con della flanella marrone all'interno e pensavo quanto fosse "antica" ed all'imbarazzo che mi dava in mezzo a quelle persone.
In realtà il taglio di quella giacca non era antico per niente, a livello visivo, ma quella flanella interna certamente dava un tocco vintage.
Poi nei momenti di forte imbarazzo tornavo fuori appeso al dirigibile.
Questo dentro e fuori lo avrò fatto circa tre volte nel sogno...
C'erano delle donne, ma non ricordo molto. La parte migliore era quando uscivo per le "esercitazioni di guerra".
(*) io, amministratore e redattore del blog