La seconda volta sono in camicia di flanella, rigorosamente aperta, con una fruit of the loom sotto, e noto il capo-operaio che mi osserva accigliato: per tutta risposta fingo di non vederlo e mi scaccolo la narice sinistra andando avanti per la mia strada, mentre mi sposto da un capannone all’altro.
In quest’ultima occasione, appena girato l’angolo vedo un manifesto, e quasi in contemporanea, ma pochi attimi dopo in linea temporale, sono nell’ufficio della responsabile del personale la quale mi chiede che stile/metodo utilizzo per vivere/lavorare. Quello energetico (reiki) o un altro?
Io ricordo l’immagine del cartellone dove c’era a sinistra un uomo pettinato, in camicia e maglione, con il palmo della mano destra in avanti che emetteva energia, al centro lo sportivo, in fondo a destra con capello scompigliato ed abbigliamento scanzonato, un uomo un po’ senza scopo e senza dio.
La figura corrispondente alla "via del reiki" era in tonalità azzurra, la sportiva verde e l'ultima bourdeaux.