Dopo aver riso e scherzato per un po' ci decidiamo ad andare a fare il giro che ci eravamo prefissati giorni prima, e che avevamo già tentato (in un altro sogno) ma senza successo.
Partiamo con la macchina facendo una strada che passa per la campagna, e dopo qualche peripezia arriviamo a destinazione, sulla scogliera.
E' notte, ed il panorama è mozzafiato: possiamo vedere l'oceano di un blu intenso, e le scogliere alte che lo racchiudono a sinistra (sembra una costa norvegese, in stile fiordo) mentre noi siamo nel punto sbagliato. Pensavamo di essere sulla strada per andare in cima agli scogli, ma in realtà ci troviamo su una specie di isolotto artificiale che finisce con una lieve discesa in mare. Me ne rendo conto perchè in qualche modo è come se uscissi dalla macchina con una telecamera dall'alto e vedo la sagoma della penisola di roccia (forse cemento) a livello del mare, e noto che dopo una curva c'è una strettoia, poi si allarga di nuovo per restringersi alla fine, per l'appunto in quel piccolo tratto chino che sprofonda nelle notturne acque scure e torbide dell'oceano. Quest'ultimo è lievemente mosso in questo momento, probabilmente in alta marea.
Dalla luce esterna, nonostante l'ora tarda, immagino sia una fase di luna crescente.
Una volta accortomi di aver sbagliato strada, mi sveglio.
Ho in qualche modo mandato a memoria un piccolo stralcio di conversazione "questa situazione è inspiegabile come chi chiede le tasse ma non le vuole pagate, o fa credito ma non riscuote". Mi sono svegliato con in mente una canzone, ma al momento non la ricordo.