Siamo tutti qui in attesa, ognuno nel suo antro, che aspettiamo l'arrivo di un tifone. Nel mentre osservo la scuola e mi colpisce quello che dev'essere un tubo d'areazione esterno. Gli altri capiscono immediatamente che potrebbe venirci scagliato addosso dal vortice d'aria anche se dico solo "... Quel tubo!?", ed una ragazza si arrampica con l'agilità di una scimmia e controlla come sia fissato. Io immagino che abbia una sega in mano, anche se non l'ho vista, e lei in quel momento comincia a segare le staffe di fissaggio al muro. Appena finisce me lo porta insieme agli altri, mostrandomi che anche se sembrava in metallo in effetti è in materiale plastico cromato e si richiude a fisarmonica; è in questo preciso momento che L. lo prende, lo controlla e mi dice le misure precise facendomi notare che l'avevo già visto in un altro sogno.
Questo mi fa pensare ad altri oggetti, collegati, che ho visto in altri sogni, tutto in un istante ... e che io sono lì per qualche motivo particolare. L'edificio si è modificato ora: è a ferro di cavallo e vedo un marciapiede di pietre rosa che finisce con un cancello socchiuso davanti al quale si trovano una signora con delle bambine.
Io sento qualcosa e mi giro per qualche secondo a fissare la parete del mio antro. Poi mi rivolgo verso gli altri e grido "Sta arrivando!" e loro corrono a far rifugiare le persone davanti al cancello, la signora manda avanti le piccole ma sembra voler rimanere lì, forse per aspettare qualcun altro. "Fate presto" urlo, ed intanto vedo la sabbia all'interno del cortile che comincia ad alzarsi in due piccoli mulinelli.
Poi succede una cosa strana è un poco come se mi sia svegliato, ma in realtà sono in una stanza della mia mente con un'altra persona, e sto osservando gli eventi dall'esterno, come lo spettatore di un film: io ed il mio inconscio realizziamo che nei miei sogni sono venuto a contatto con degli artefatti, ed ho dei poteri speciali come quello di percepire l'arrivo degli eventi naturali.