Io continuo a guardare la partita ed ogni tanto la ragazza risale al gradino dove sono io e mi da dei dolci baci sulle labbra. Alla prima volta ci presto poca attenzione.
Quando riaccade però è come se mi svegliassi, e alla seconda serie di baci rispondo baciandola a mia volta: le sue labbra sono morbide, dolci e gentili, quasi fresche al contatto. E' un bacio tenero, breve e ripetuto ... un bel sogno!
Il secondo è stato ieri mattina credo: mi trovo in una specie di grande comunità-rifugio, in un luogo immerso nella natura, all'aperto. C'è un piccolo fosso di protezione vicino alla recinzione e passando lì vicino ho notato che l'erba in prossimita della roggia è verde, ma l'acqua è praticamente inesistente, tanto da consentire di vedere il terreno in cui è scavata. C'è però un complesso sistema di dighe automatizzate che può riempire il fossato in pochi attimi.
Infatti scatta un segnale di allarme da un sensore di prossimità e per sicurezza testiamo subito il sistema delle dighe, riempiendo il fosso d'acqua: io per controllare il corretto funzionamento del tutto corro sul bordo erboso, lievemente inclinato, dirigendomi velocemente verso la rete per sinceramrmi se gli ospiti siano inattesi o meno.
Ricordo molto bene di aver pensato all'acqua e di averla vista salire velocemente al livello dell'erba, mentre correvo di buon passo sul bordo per non cadervi dentro. Il terreno era marrone scuro mentre il resto del campo presentava un terreno più brullo, quasi sabbioso sia per la colorazione che per la consistenza.
Terzo e ultimo sogno, ma non per questo meno importante, sono con una coppia di amici, di cui riconosco il fidanzato: entrambi sono più giovani della realtà, ma la donna ha anche un viso apparentemente diverso, e lo stesso vale per la mia fidanzata.
Siamo a cena e scherziamo allegramente, quando ci illustrano un piatto/opera d'arte che consiste in un vulcano di riso bianco con una conca centrale in cui è stata riposta accuratamente della salsa. Il tutto disposto su un disco in legno fissato su un perno, che rotea sotto un piano fisso. La montagna di riso è più alta della distanza dal piano e la superficie su cui poggia, pertanto al momento del passaggio il riso in eccesso viene spostato, cadendo ai piedi del cumulo.
Questo ci fa tanto ridere ed io domando alla guida che ce l'ha mostrato se lo scatto era fisso o prolungato, in modo da mostrare l'effetto del movimento nel secondo caso.
Poi usciamo fuori per andare alla macchina, ancora divertiti dal piatto "fujihama", quando arriva una persona a chiederci una cosa, che ora purtroppo non ricordo bene, ma che ci da il colpo finale, tanto da farci quasi cadere in ginocchio dalle risate.