Eravamo un gruppetto di persone, tutte con la mascherina, e c'erano due donne in contrasto tra loro. Ad un certo punto, una ha presentato il suo progetto con i risultati ottenuti fino a quel momento e l'altra, quella che non la sopportava, ha alzato gli occhi al cielo. Io sono scoppiato a ridere xD (ed il sogno è finito).
L'altra notte ho fatto un sogno in cui, con un gruppetto di persone, facevamo la soda in casa. Il metodo era diluire il chinotto fino a farlo diventare quasi trasparente e poi sciogliere, sempre in acqua, i roll in cartone che stanno dentro ai rotoli di cartigienica. xDDDDD E in sogno pensavo -"In effetti, ci sta: #ITMAKESSENSE!
Eravamo un gruppetto di persone, tutte con la mascherina, e c'erano due donne in contrasto tra loro. Ad un certo punto, una ha presentato il suo progetto con i risultati ottenuti fino a quel momento e l'altra, quella che non la sopportava, ha alzato gli occhi al cielo. Io sono scoppiato a ridere xD (ed il sogno è finito).
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L'altra notte ho sognato di essere al mare: come mi succede spesso in altri sogni, un evento precedente (che non ricordo bene) mi faceva scattare l'ansia di qualcosa che non potevo vedere in acqua. Credo di essere stato con Federica, e forse con i suoi figli. Non è un dettaglio ben definito.
Ricordo molto nitidamente di aver avuto come un flash di uno scorpione o un granchio che cadevano nell'oscurità. Poi, in acqua, al mare, alla luce del giorno, anche se toccavo avevo paura che qualcosa potesse mordermi o pungermi ai piedi e quindi li muovevo velocemente scattando e toccando appena la sabbia giusto per darmi la spinta per spostarmi più in là ed evitare un eventuale pericolo. L'altra sera ho sognato di un mondo dove vivevo da un po'... tutti i giorni entravo ed uscivo di casa da una porta che dava su una scalinata illuminata che poi portava alla mia porta di casa. La porta era in faggio, con una maniglia in acciaio. Solitamente passavo lasciando che si chiudesse quasi da sola, per il movimento d'inerzia provocato dalla mia spinta. Stavolta, l'ultima volta subito prima della fine del sogno, forse ero entrato un po' svogliato e non avevo usato la solita energia/spinta nel chiuderla. E quella era rimasta aperta, socchiusa, accostata... allora mi fermavo e tornavo indietro e la spingevo perché si chiudesse. Ma probabilmente la chiusura era difettosa e la porta continuava a non chiudersi. Quindi mi applicavo prendendo delicatamente la maniglia e premendola spingendo lentamente la porta fino a chiuderla. Ora la chiusura aveva funzionato e la porta era rimasta chiusa. Ed io mi sono svegliato! :D ------------------------------------------------------------------------------ Stanotte ne ho fatto un altro assurdo! Era un mondo post-apocalittico secondo me, una roba tipo "Mad Max", e "Bear Grylls". Eravamo un gruppo di persone, sedute a tavola in una specie di tenda militare (verde scuro). La prima volta abbiamo mangiato delle piante grasse e succulente. Arrivati in un villaggio più arido invece nel piatto abbiamo trovato dei rametti con dei germogli, secchi. Ricordo il sapore, succoso e umido delle prime, e secco e fragile delle seconde. Ho percepito sia la sensazione sulla lingua che il rametto con le dita. Forte. Ricordo di aver detto una roba tipo "Ah, beh: questo passa il convento!" xDDD Nel senso che in quelle terre non c'era molto da mangiare Anche stanotte ho fatto un sogno strano: ero in una specie di parco divertimenti con altri due ragazzi. In teoria eravamo amici, ma loro erano più per i fatti loro e io mi ero aggregato. Ad un certo punto entriamo in un enorme openspace, stile magazzino con soffitti altissimi.
C'era una specie di montagna russa con delle poltrone in file da 5 o 6, comode con dei braccioli laterali (uno per ogni sedile esterno). Grigie imbottite e molto simili a sedie da computer. Seguivano un percorso che variava a seconda dei punti: erano collegate ad un cavo sorretto da dei pali altissimi che arrivavano quasi al soffitto e in certi punti andavano in una specie di moto a zigzag verticale, in altri ruotavano lateralmente su un braccio che faceva da perno. In questo punto si saliva per cominciare il giro: i due ragazzi (mi pare uno di colore e l'altro caucasico) sono saliti per primi e io sono arrivato in extremis mentre il meccanismo è partito ed i sedili hanno iniziato la loro rotazione. Era un movimento lento che mi ha consentito di saltare ed aggrapparmi al bracciolo di un sedile esterno mentre l'inclinazione aumentava. Ad un certo punto mi sono ritrovato a circa 45 gradi dal suolo e ho sfruttato la pendenza per dare un colpo di reni e saltare a sedere. Ricordo il momento perché con la coda dell'occhio ho guardato in lontananza il personale che stava lavorando lì: temevo che mi notassero e mi facessero scendere oppure che fermassero il gioco. Non ero teso né spaventato, anzi divertito. Ho appena sognato di guidare un carro funebre da dentro la bara posizionata nell’abitacolo dell’autista: ero arrabbiato e per vendicarmi investivo tutti quelli che incontravo.
Avevo appena bloccato il piede di un ragazzino che veniva in bici contromano, dietro a suo padre. Non appena mi ha visto uscire uscire dal parcheggio, spaventato ha appoggiato il piede e gli è rimasta la ciabatta tra la ruota e l’asfalto. Il padre se la ridacchiava. Io ho fatto qualche centimetro in retro per liberarlo e quando finalmente avevo via libera per uscire è arrivato uno con uno scooterone transatlantico e l’ha lasciato proprio di fianco alla mia auto. Come se non bastasse, ho cercato di fare manovra in retro per vedere se riuscivo a passare nonostante lo scooterone ed è arrivato un vecchietto a dirmi che lo stavo tamponando Esco dalla macchina a controllare e vedo uno di quei trabiccoli minuscoli grigio che guidano solo gli anziani e gli dico: -"Ma io la sua macchina non l'avevo proprio vista!" Pensando che secondo me l’aveva appena messa e comunque, posizionata com’era e date le dimensioni, difficilmente l’avrei potuta vedere. 09/10/2017 Il laboratorio tessile NON cinese
E' notte, in uno stabile in legno, un open space, con tanta gente che lavora in piedi: sembra un'attività ad ispirazoine "laboratorio tessile cinese", su un'isola, ma le persone che ci lavorano non sono di fisionomia orientale. Ad esempio, uno è moro con una camicia azzurra e tratti occidentali. Ad un certo punto, dopo un po' che giro tra le persone a piedi, mi dico -"Beh, visto che sono in un sogno... e facciamolo sto check!" Mi guardo un momento la mano e... TUTTI SI FERMANO: IMMOBILI! Io, per non saper né leggere né scrivere, scappo in volo. Non ho avuto paura, ma giusto per stare dalla parte dei bottoni; inoltre non avevo voglia di interagire. Devo aver spaccato un vetro uscendo ma non ho sentito rumore o frammenti che mi colpissero. 10/10/2017 Aperitivo onirico al porto Mi trovo ad una specie di aperitivo ad un porto. E' giorno e ci sono delle barche: una di queste é rossa con delle gabbie di legno sopra (una blu e l'altra grigio tortora). La barca ha iniziato ad ondeggiare, incurvandosi come fosse di gomma, e le gabbie hanno fatto un salto: prima la blu e poi la grigia si è mossa leggermente. Io ho applaudito meravigliato e la gente mi ha imitato. Poi, da delle nuvole dense come fumo di sigaretta elettronica, è emerso quello che sembrava un sommergibile volante: si vedeva solo la cima: c'era un grosso vetro simile a quello di un vecchio monoposto, ma con tante teste. Credo fossero turisti, ma tutti con un caschetto di pelle e vestiti di rosso. Immagino stessero viaggiando tra le nuvole per osservare il cielo, o è quello che mi è sembrato: inizialmente mi è parso che fossero a testa in giù... poi si è come girata l'inquadratura. 15/11/2017 3 sogni in 10 minuti II. Ho sognato una ragazza magra, altezza media, con capelli mossi quasi ricci castani. Si vestiva con un abitino nero che aveva una gonna molto corta a pagliaccetto che aveva un grosso spacco sul sedere, da cui si vedevano ampiamente le mutande nere. Io reagisco placidamente dicendo "Sei sicura di volerti vestire così? Per me va bene, chiedo solo se al giorno d'oggi ci si vesta così". Ero abbastanza calmo e tranquillo. Era tutto scuro e credo fosse la mia ragazza. Lei si guarda mezza scocciata e mezza interrogativa con un amico/un'amica e poi si mette dei leggins neri a coprire le terga. [NdR: Col senno di poi, non so se ho pensato che veramente sarebbe uscita così oppure se stesse ancora finendo di vestirsi... boh! Io ero calmo e non mi sentivo geloso o altro] 17/11/2017 Un altro sogno, sto girando per delle strade di montagna e arrivo in un paese. Dal monumento di una rotonda riconosco che è un posto dove sono già stato, ma sto arrivando da un'altra direzione. Come l'ultima volta lentamente passo dall'auto, alla moto per finire stavolta con un rudimentale monopattino a motore che manovro a fatica. L'ultima curva che faccio ci sono alcune macchine che si sono fermate in maniera disordinata per dei lavori alla strada. Io vedo che con il mio scooter riesco a passare e lentamente mi accingo a infilarmi tra gli uomini che fanno i lavori. Loro si fermano e realizzano che possono farmi passare. Accidentalmente mi scivola la ruota posteriore nella riparazione che hanno fatto ad una buca nell'asfalto ma vedo che non ho fatto grossi danni, gli chiedo scusa e vado avanti. 21/12/2017 Non mi è chiaro se io sia uno spettatore o la ragazza del sogno. Ad ogni modo, c'è una coppia di fidanzati, entrambi vestiti di bianco: hanno tratti e lineamenti di origine indiana. Devono prendere un taxi per partire per un viaggio e lo stanno aspettando davanti alla porta di casa. Sembra l'entrata rialzata di uno di quei palazzi stretti di New York, con la scalinata in pietra che sale fino al portone d'entrata del condominio. Il viale è alberato con delle gabbie verdi poste a proteggere ogni pianta. Il marciapiede è largo e, quando arriva a prenderci, il taxi bianco sale sullo spazio libero a fianco della scala, come un piccolo vialetto di carico/scarico. Mentre saliamo in macchina sento come se qualcosa non andasse, come se non dovessi partire: è curioso perché in questo momento la mia visuale è soggettiva e passa dalla ragazza al ragazzo in maniera alternata, ma predomina quella della ragazza. Alla fine del sogno lei scende dal taxi e si mette a camminare studiando il paesaggio intorno, scrutando l'orizzonte, mentre cerca di capire cosa deve fare. Nel frattempo, il ragazzo scende anch'egli dal taxi e la accompagna. La scena è tranquilla: non c'è agitazione; semmai inquietudine. I colori che predominano sono il bianco, il grigio ed il nero. 26/09/2018 Sto scalando una parete di roccia, simile alla shungite, e mentre salgo verso l'alto do la schiena alla parete. Arrivato in cima vedo che ci sono dei ragazzi bloccati, di cui uno con i capelli corti, ingellati sparati verso l'alto e gli occhi azzurri. È vestito con una t-shirt grigio chiaro e dei jeans. Noto delle insolite formazioni di ghiaccio, simili a sculture: una in particolare somiglia ad un solido formato da sottili filamenti, ghiacciati per l'appunto, che ricordano vagamente il vimini come spessore e consistenza. Voglio provare a scendere ma la pietra di appoggio è traballante. Prendo l'asciugamano che ho sulle spalle e tolgo l'acqua sulla superficie di fronte a me per poter appoggiare le mani in sicurezza. Sollevo il corpo facendo forza con le braccia sui due braccioli di roccia in cui mi trovo in mezzo e faccio pressione con i piedi di fronte e sulla schiena dietro. Per qualche metro tutto procede bene e quasi mi vanto della facilità con quelli bloccati sopra, però poi la parete di fronte si allontana e sono costretto a scendere solo con la forza delle braccia. Non mi abbatto però e continuo finché non arrivo in fondo, dove trovo una piattaforma rialzata. Mi allontano e mi giro e vedo una ragazza che è scesa dietro di me: ha la carnagione scura ed indossa una tuta in cotone color crema chiaro con una sottile riga rossa che le percorre le spalle ed i fianchi. Qui il sogno finisce ma c'è un'anticipazione sul prossimo: con un sottofondo horror di una musica rock angosciante, vedo una persona con la testa a forma di libro con le pagine fatte di un materiale misto ad argilla e lava incenerita, di colore grigio/argento. Sembra quasi metallo liquido: nelle pagine prima vedo la storia delle persone che sono arrivate ad una casa in cima ad una rupe ricoperta di terra e poi vedo l'auto bianca dei GHOST BUSTERS, una giovane ragazza di colore con i capelli afro raccolti in un codino alto, e quello che sembra Winston ma la faccia é come tramortita perché realizzata dalle pagine del libro che vengono sfogliate dalla mano del corpo a cui il libro fa da testa, una persona dannata che indossa una tuta da acchiappafantasmi. Mi sembra un sogno già visto, quest'ultimo. Per fortuna stavolta è stato solo un veloce riassunto; per assurdo era come un anticipazione sul prossimo episodio ma allo stesso tempo una riassunto di una puntata precedente... Forse uno sguardo ad un possibile finale alternativo? Stanotte ho sognato un sapone denso, viscoso, alla liquirizia. Era molto profumato e non faceva schiuma.
Mi ci sono lavato le mani diverse volte durante il sogno. Ero in una specie di ristorante di strana concezione, col sapone anche ai tavoli per pulirsi le mani dopo ogni pietanza. Tutto in legno di ciliegio, coi tavoli bassi e delle cassapanche che li circondavano per tutto il perimetro come seduta, alla giapponese. ps: Ho fatto anche la💩 Vedo una persona... le proporzioni sono azzeccate ma le dimensioni ridotte. Come una donna bambina. E' similmummificata ovvero sembra ad uno stadio avanzato di putrefazione ma secco. Si muove ma non parla: gli occhi sono scuri, privi di vita, ma mi pare di vedere come se le stesse uscendo qualcosa dal petto, dove dovrebbe stare il cuore. Sembra una sfera irregolare di colore verde rame: però poi dopo pochi attimi la sfera rientra e la cavità che si stava aprendo nello sterno mummificato si richiude. Questo in una specie di palco al contrario: la superficie dove stanno gli attori è molto in alto e la visuale è molto limitata dato che subito davanti ci sono delle colonne quadrate e poco più in alto un architrave ad altezza uomo. Io scendo giù di sotto, in una stanza vuota, ampia: ha l'aria di una piccola mensa ma sgombera di mobili o altro. Non vedo finestre o porte ma ho sempre lo sguardo verso il palco da cui sono appena sceso. Mentre sono ancora angosciato da quello che ho appena visto compare un attore, come a rappresentare in carne e ossa la voce narrante: ha le sembianze di Ron Perlman (Salvatore ne "Il Nome della Rosa") ma più magro e slanciato, con la pelle e i capelli di un aborigeno australiano e il loro tipico gonnellino come abbigliamento. Dei lunghi dread color argento sono raccolti dietro la sua testa e gli scendono sulla schiena. Lui comincia a parlare: in alto sul palco ci sono delle soffuse luci rosse che sfumano nel nero, simili all'illuminazione portata da un flare. Dove mi trovo io la luce è uniforme, chiara, fredda. Ha una lancia di legno nella mano sinistra. Non ricordo cosa dica ma è come un'incitazione ad aprire il cuore all'amore. In basso, io mi avvicino ad uno scheletro poggiato su un fianco. Pare l'enorme scheletro di un dio egizio, o un faraone. So che la figura di donna di prima è nascosta dietro lo sterno, col favore delle bende e della scarsa illuminazione. A monologo concluso mi avvicino con lacrime di rabbia e la esorto a uscire e ad aprire il suo cuore; stizzito, con un pugnale di osso le costole dello scheletro mummificato: la lama è sottile, a punta e c'è una specie di croce incavata al centro. E' molto flessibile, tanto da piegarsi quando la sbatto. La donna esce dal nascondiglio, dalla parte bassa dello sterno, mi si para davanti e si abbandona. La cavità si riapre, come una crepa nel terreno, e la sfera verde fuoriesce completamente cadendo a terra. Io sono un po' scandalizzato, un po' triste e un po' felice, ma ho capito che così doveva andare. FINE Nel sogno non ero angosciato per l'aspetto dei personaggi o l'ambientazione, ma per quello di cui si stava discutendo, per quanto era in ballo. "CATCH ME IF YOU CAN!" Sono una specie di supereroe, più o meno famoso. Mi conoscono e mi stimano diverse persone.
Da quel poco che so sono me stesso, con il mio aspetto e ho i poteri usuali del mio mondo onirico: energia, levitazione, volo, controllo del fuoco, teletrasporto... ecc. ecc. Sto seguendo una pista, credi insieme ad un amico ma non ricordo bene ora, per dei clienti e mi fanno strada per portarmi dove hanno bisogno. C'è qualcosa che non va ma ancora non so cosa; è giorno e sembra tutto sereno, come il tempo. Ad un certo punto, per essere più rapido scendo da una strada in volo per raccogliere quello che sembra un indizio curioso: una pietra di colore rosa pastello, quasi come un cuore umano e dalla forma piuttosto similare. Appena lo raccolgo lo percepisco come freddo e poi subito dopo tiepido: mi sembra di perdere calore e indebolirmi e lo lascio cadere nell'erba. Ora volo basso e rallentato e quelli che erano i miei clienti cambiano espressione e passano da inseguiti a inseguitori. Sento le loro intenzioni, i loro pensieri, e non sono buoni: vogliono catturarmi per studiarmi o fare degli esperimenti. Io capisco al volo e scappo il più veloce possibile: risalendo il prato per andare verso il guard-rail vedo una fessura tra quest'ultimo e l'asfalto e mi ci fiondo. Al solito non vedo il passaggio ma solo quando sono aldilà del varco. Ora il distacco tra me e i miei finti clienti è aumentato e mi tranquillizzo un po': in tutta risposta poggio i piedi sulla strada e comincio a correre, risvegliandomi nel mondo reale. La mia inseguitrice era una signora sulla cinquantina abbondante, un po' robusta, con un caschetto biondo chiaro, occhiali da vista e un maglione di lana grezza verde militare con una gonna lunga vecchio stile dello stesso colore ma di una sfumatura leggermente più scura. Di nuovo coca-cola digestiva prima di dormire. Risultato:
Mi trovo con la mia ragazza in una camera di quello che credo essere un B&B, ma sono convinto di essere a casa... una via di mezzo tra il suo ed il mio appartamento. E' buio, come a casa sua dove stiamo dormendo nel mondo reale, ma il mix di nicotina e zuccheri rendono l'ambiente straordinariamente definito e preciso, grazie al potere creativo aumentato del mio inconscio. Ci sono delle tapparelle dalle cui fessure si intravede l'illuminazione esterna, una porta blindata, un grande letto matrimoniale, una seconda porta di fronte al letto che da al soggiorno, una finestra grande, due comodini identici: il tutto è scuro e in penombra, a parte il letto e la porta che sono esposti alla tenue luce della camera. La porta è color legno con cornice in metallo e maniglia in ottone scuro. Il letto è fatto con un piumone grigio scuro a tinta unita. Appena arrivati provo a chiudere la porta che si apre sulla sala: ha ben due serrature, una con una chiave in lega classica, l'altra più piccola con una chiave color piombo/dorata. Verificato il corretto funzionamento delle chiusure riapro nel caso dovessimo aver bisogno di accedere agli altri ambienti. La porta blindata da sulle scale e quindi la chiudo subito in modo da non venire disturbati. Se non ricordo male, credo di aver sentito come dei passi leggeri, ma non ci ho prestato troppa attenzione. Invece, mentre ci preparavamo per la notte, sento un rumore e mi giro verso la porta per vedere che qualcuno sta cercando di entrare e la porta fa come per aprirsi ma resta bloccata (probabilmente dalla chiusura o dalla staffa di sicurezza). Stupito mi affretto dirigendomi verso la porta secondaria e chiudo la prima serratura. Poi, con calma, estraggo la chiave dorata e la inserisco nella seconda, procedendo a girarla molto lentamente. Il silenzio è tale da consentirmi di sentire comunque il rumore del meccanismo mentre ruota. Nello stesso momento sento un leggero bussare ma lo ignoro e mi allontano per andare verso il letto. Qui comincio a sentire un miagolio: è il mio gatto, ma penso che è al sicuro perchè non è a casa della mia ragazza, ma fuori (a casa mia, nel mondo reale). Però poi l'inconscio mi fa pensare che se è fuori, significa che sia fuori casa alla merce' dello sconosciuto che si trova ora fuori da quelle mura... sento il miagolio in diversi punti all'esterno della stanza, come se si spostasse lungo il perimetro delle pareti, e poi si tramuta come in un verso strozzato... come se gli stessero facendo del male. E mi sveglio. Mai più coca-cola. |
Johnny
I believe in lucid dreaming, and I will write my experiences in this blog/diary. Archives
Ottobre 2020
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