Vengo isolato, separato dal mio gruppo per partire in missione con una vera strega: il luogo ricorda molto il passato, con terre desolate ed inesplorate, immersi nella natura.
Durante i primi giorni di viaggio conosco la ragazza-strega: è una apprendista, dai capelli lunghi e lisci castano scuri, e gli occhi neri.
E' dolce e gentile, e presto nasce qualcosa tra di noi. Siamo due ragazzi quindi più che altro, quando capita l'occasione le chiedo un bacio e lei dopo un attimo di stupore/esitazione solitamente me lo da: questo dopo aver volato insieme sulla scopa, dopo esserci difesi dall'attacco di una strega nemica, o dopo aver trovato un posto sicuro dove accamparci ed aver preparato la cena.
Ci troviamo in una piccola oasi artificiale in mezzo al niente dove siamo accampati, per l'appunto. La mia maga percepisce una forza ostile in arrivo e mentre mi dice di rimanere al sicuro che provvederà lei a proteggermi, io ne approfitto per chiederle un bacio. Lei rimane allibita dalla mia richiesta ma acconsente.
Adesso la minaccia che prima era lontana si è concretizzata e siamo sotto l'attacco di un'altra strega più anziana ed esperta, ma ciò nonostante la mia compagna di viaggio è forte e attacca subito il nemico con un colpo d'energia emesso dalla sua mano sinistra.
La fattucchiera avversaria resta stordita per qualche secondo ma poi ritorna alla carica più decisa che mai a sconfiggerci.
Io allora mi avvicino alla mia strega e le dico di abbracciarmi: per un momento credo rimaniamo sospesi in aria e le dico di sincronizzare le sue energie alla mie per sferrare un attacco più potente.
Per coreografia estendo anche il mio braccio destro come per lanciare il colpo, ma questa volta l'energia esce proprio dalla mia mano, come uno sbuffo di energia sotto forma di polvere luminosa, come una fiammata blu alla radice e giallo tendente al bianco all'estremità: l'altra strega questa volta non si riprende e la testa rimane come pervasa da una fiamma insistente che la stordisce facendola cadere a terra.
Poi ragionando capiamo che tutto è nato dalla creazione di uno stregone costrutto, creato tramite la magia, che ci sta dando la caccia per ucciderci.
Teatro Veneziano
Entriamo a teatro: è tutto in penombra ed io seguo il figlio della mia compagna, nel retroscena, dietro ai camerini, ma in un modo o nell'altro sembra che io sia sempre in mezzo. Ad un certo punto lo seguo fin quasi al palco, ma rimango dietro ad una porta segreta artigianale semi-nascosta.
Dopo un po' mi stanco della situazione e vado a cercare gli altri: li trovo appena fuori dal teatro, subito finita la scena del ragazzino.
Ad un certo punto il padre del ragazzo parte dietro alla madre, mentre io dico alla mia compagna di fare con calma dato che abbiamo tutto il tempo.
Cosa strana: sia l'ex compagno della mia fidanzata, sia sua madre (che somiglia in tutto e per tutto alla madre del mio ex-cognato, marito di mia sorella) che in parte la mia compagna hanno i capelli biondi schiariti o con dei colpi di luce.
Inoltre la luce esterna è rosso-giallastra ed il cielo inizialmente è pieno di nuvole che poi, quando mi volto a guardarle per l'ultima volta, sono disegnate come degli angioletti volanti a formare come un quadro perfettamente simmetrico, in un chiarore surreale, quasi post-atomico.