Intorno a noi l'erba è alta e fulgente, mentre le strade sono ricoperte di ghiaia bianca.
Arriviamo in un punto dove ci sono delle pozzanghere di acqua sporca, color terra, e le attraversiamo come nulla fosse. Più avanti lungo il percorso l'acqua di venta piuttosto alta, tanto che girandomi a guardare la ragazza dai capelli ricci noto che l'acqua le è arrivata al seno e la maglietta bianca, che indossiamo tutti, ha cambiato colore assumendo il marrone chiaro del terreno.
Nel frattempo il sole è calato, e noi siamo praticamente arrivati a destinazione: prima di riunirci e desinare mi viene suggerito di stendere la mia t'shirt bianca ad asciugare sull'erba; vado quindi a posizionare la mia maglietta insieme alle altre, e mentre mi dirigo verso la sala dove sono tutti raccolti, in cima alla collina, osservo la fila di maglie della salute di varie dimensioni stese in terra, fresche e pulite, come intonse nonostante l'acqua sporca. Questa visuale mi da un'immagine di serenità, di cammino compiuto, dello sporcarsi le mani per raggiungere lo scopo, come cosa buona e giusta.
Sul finale mi trovo in una stanza completamente bianca, probabilmente dopo mangiato, e vedo spuntare la ragazza più giovane del gruppo che mi sorride, e mi sveglio.