Passiamo su un marciapiede/isola pedonale di una via interna e curviamo a destra sulla strada principale. Sembra essere primo pomeriggio ma anche qui mentre camminiamo pian piano il sole comincia a calare per assumere i colori del tramonto.
Tra tutti i miei compagni c'è un bambino smilzo e molto saccente, biondino con gli occhiali. Io cammino un po' avanti dal gruppo cercando di ignorarlo e compiendo le mie solite evoluzioni oniriche: salto e cammino sui muretti, mi calo lungo una colonna di buchette posta in cima al muretto come un pompiere quando scivola lungo una scala a pioli, un salto qua e là ...
Poi arriva un momento in cui non ce la faccio più e decido di affrontarlo, ma appena mi avvicino a lui ha un atteggiamento così sgodevole che decido di spingerli la faccia contro un cartellone fissato alla parete di mattoni lungo la strada. Faccio un po' fatica ma riesco comunque nel mio intento. Lui incassa e mi fissa sconcertato e forse un po' stordito dalla mia reazione: io non contento lo sollevo con una mano dalla cintola e l'altra dal colletto per lanciarlo a testa in giù addosso allo stesso cartellone ... e appena in tempo per la sveglia, poco prima di fare ritorno al mondo reale!