Nella seconda parte del sogno mi ritrovo materializzato in un villaggio ai piedi di una collina, ai bordi di una strada. Inizialmente mi pare fossimo piccoli, come folletti, poi lentamente siamo diventati a grandezza naturale (2.). Lanciavamo degli oggetti a mezz'aria, facendoli rimbalzare contro le pareti di un palazzo: ad ogni lancio c'era un colpo di scena: il primo normale, il secondo l'oggetto spariva a metà percorso come teletrasportato, per rimaterializzarsi rimbalzando contro il muro di fronte e rimbalzare a parabola invece che diametralmente opposto come era normale aspettarsi.
Ricordo che ciò che avevamo a disposizione da lanciare era tutto racchiuso in una scatoletta di latta (molto simile ad una grande scatola di sardine) e c'erano dei gessetti colorati, viti senza testa ed una biglia che ogni volta che aprivo il contenitore cercava di scivolare fuori xD
Poi ad un c'erto punto, sincronizzati con la musica, abbiamo compiuto un'azione di gruppo, il gran finale: siamo partiti tutti contemporaneamente e con una serie di balzi sovrumani siamo arrivati da valle a metà collina sul tetto della villa del politico.
Qui mi sono svegliato, compiaciuto del risultato del nostro sforzo collettivo, e dell'inizio dell'attuazione di un piano ben congeniato, sviluppatosi ed evolutosi nel corso del sogno stesso.
1. poteva ricordare la città del telefilm "Zorro" nel futuro.
2. l'evoluzione delle acrobazie e dell'atleticità dei personaggio è andata di pari passo con la crescita delle sue dimensioni e con l'aumentare della consapevolezza del mio pensiero all'interno del sogno.