Poi ci troviamo in una grotta dalle pareti cosparse di una fine polvere bianco/grigiastra, quasi argentata: questa sarebbe l'equivalente del condominio dove i vari corridoi di roccia portano alle rispettive stanze di ognuno.
Ogni volta che entro nella grotta ho come la percezione che scorra dell'acqua dietro le pareti e sotto il pavimento, anche se non la vedo, e sento che la grotta è composta da più strati differenti di pietra sedimentati e ben delineati.
Passando per la grande sala centrale da cui si dipana il dedalo di cunicoli arriviamo alla nostra camera, con un letto a baldacchino di colore indaco, dotato di un meccanismo che ci permette di rialzarlo: io lo sfrutto tutte le sere, quando mi pare di sentire l'acqua scorrere, per osservare bene che non ve ne sia sotto il letto.
La situazione si ripete per tre volte: andiamo a cercare dei mobili, torniamo alla grotta per arrivare ai nostri alloggi, ed ogni volta mi pare che il pavimento sia sempre più alto, ed il soffitto più bassi.
Questo fino all'alba del terzo giorno, quando mi alzo e vedo che tra pavimento e soffitto del nostro cunicolo ci sono pochi centimetri, appena sufficienti al passaggio di una persona sdraiata.
Strisciando riesco a superare lo stretto passaggio, fino ad arrivare ad una stanza sopraelevata rispetto all'androne principale, dove trovo un antro con un meccanismo sul pavimento, nascosto sotto la polvere grigiastra: infilo la mano con le dita aperte e ruoto fino a far partire il meccanismo che scarica l'acqua e ripristina la conformazione normale delle grotte.
Seconda scena: stavolta mi trovo con altre persone, di cui la maggior parte mi è sconosciuta, in un grande supermercato bianco dove stiamo frequentando un corso (non so se da operatore olistico, piuttosto che shiatsu ... qualcosa di alternativo).
Siamo tutti in abbigliamento comodo e siamo stati informati della presenza di videocamere di sorveglianza nascoste all'interno dello stabile.
Per testare il sistema succitato prendiamo qualche giocattolo (macchina o elicottero radiocomandati) dotato di webcam e la puntiamo verso l'alto: dopo pochi istanti arriva dal nulla un monitor con un occhio digitalizzato al centro che ci osserva a sua volta, controllandoci: ha il corpo di forma romboidale stondata, l'iride bianca e la pupilla nera.
Ci divertiamo a fare questa prova due o tre volte e poi veniamo richiamati all'ordine per cominciare con un esercizio di gruppo. E' in questo momento che riconosco un amico di vecchia data, che ha ancora un aspetto giovane come se gli anni non fossero passati per lui, e scambiamo due chiacchiere al volo mentre ci posizioniamo per essere pronti per l'esercizio.
Quando ero al supermercato sentivo ricorrente la strofa
"Something in the way she moves"
dal brano "Something" dei Beatles, mentre nella grotta
"Is this the real life?
Is this just fantasy?
Caught in a landslide
No escape from reality
Open your eyes
Look up to the skies and see (...)"
sfumava in loop a fare da colonna sonora alla situazione (ovviamente è uno stralcio di "Bohemian Rhapsody" dei grandissimi QUEEN).