Arrivo, salgo le scale di cemento (scavate in un solido a forma di cubo) e suono il campanello: mi apre la mia collega e si preparano tutti per uscire con zaini, giacche, ecc. ecc. (da notare che questa parte del sogno è scura, notturna). Stanno varcare la soglia quando alla mia collega scappa ... una scorréggia! xD
Tutti fanno un risolino mentre io cerco di restare serio per non scatenare uno scoppio di risate incontrollato: mi giro abbozzando un sorriso trattenuto e mi accingo a scendere, stavolta dall'altro lato, sfruttando uno strano sistema di cubi di vetro posizionati a mo' di gradoni, quasi scendendo da una scala a pioli trasparente.
Facciamo pochi metri e non appena arriviamo all'angolo ci accoglie uno deglii atleti chiedendoci se vogliamo partecipare: io gli chiedo in cosa consista la gara e lui per tutta risposta si sposta, quasi saltellando, in un punto della palestra libero e comincia a fare delle manovre simili a quelle di lotta greco-romana, ma da solo.
Una posizione consistenva nel poggiare testa e spalle a terra, piegare le gambe sul torace puntellando i piedi al pavimento e scalciare, spingendo come se stesse trattenendo qualcuno al tappeto, per poi effettuare un mezzo avvitamento con la testa a terra. Tra me e me penso che forse la prima parte avrei potuto anche realizzarla, con non poco impegno, ma la seconda mi sarebbe venuta un po' difficile da fare .... e commento ad alta voce "Ma certo: COME NO!!" con tono sarcastico.