Corro tra gli ostacoli, su rampe, salite rapportate alle dimensioni del modellino (grande circa come una macchina radiocomandata) per poi ritrovarmi di nuovo sul podio al momento della premiazione.
Arrivo nella rosa dei primi tre per le prime gare, ma nell'ultima, la decisiva, concludo in quarta posizione, perdendo.
Ci prepariamo tutti ad andare via e saluto gli astanti, tra cui una mia collega di lavoro: quest'ultima giocosamente si dispone i peli di un grande gatto rosso dal pelo lungo come fossero i suoi capelli, noncurante del fatto che il felino avesse i vermi. Appena glielo facciamo notare si sfrega le mani, senza pensare che delle due i parassiti potevano esserle finiti in testa tra i capelli.
Ci scherzo sopra con un amico e poi me ne torno a casa, sconfitto ma a cuor leggero.