Sono un bambino ed in questo momento mi trovo a casa con mia madre, che ricorda un po' mia zia e mia sorella M, e mio zio L. Viviamo in un paese del sud e siamo tutti riuniti in sala a guardare la televisione.
Ad un certo punto vediamo o sentiamo alla radio la pubblicità su un cartone al cinema, ma mia madre dice subito che non posso andare. È seria ed ha un'espressione severa. Siamo entrambi sul divanetto in sala, letto sulla seduta ed io sdraiato sulla chaise longue. Mi faccio passare il telefono da mia madre e provo a chiamare ma zia Chiara che vive distante poche case ed ha il duplex di Sky insieme a noi. Dopo un po' di tergiversare le chiedo se può accompagnarmi lei allo spettacolo, e noto con la coda dell'occhio che mia madre fa una smorfia storcendo lievemente la bocca. Intanto mio zio cerca un canale che gli interessa, ed è lui che accenna al fatto del duplex e di zia.
L'atmosfera è vecchio stile, quasi come un film datato, in bianco e nero, leggermente sfocato ed appena sporcato di colore. Il divanetto era composto da un mobile in legno marrone, e dei cittadini tappezzati a righe, con una dominante arancione scuro.
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